Fatta l’Italia facciamo gli italiani!

In realtà fare l’Italia non significa aver fatto gli Italiani; si è tentato di diffondere un modello identitario unico, che non accoglieva la ricchezza delle molteplici tradizioni culturali dei territori d’Italia: la difficoltà di riconoscersi nel modello proposto, ha reso difficile anche la diffusione di un sentimento di comune appartenenza. Fare gli Italiani è, infatti, un’operazione ancora in corso: le esperienze delle guerre mondiali, delle crisi sociali e del rilancio economico hanno rafforzato, insieme alle avanguardie artistiche, l’identità di nazione ed hanno contribuito a sollevare e proporre nuove questioni ed interpretazioni della storia politica, artistica e culturale dell’Italia.

 

Storia e Filosofia

Il carattere di un popolo, come afferma il filosofo Benedetto Croce, è la sua storia, tutta la sua storia, nient'altro che la sua storia. L’obiettivo delle conversazioni filosofiche sarà dunque quello di ripercorrere alcune tappe della formazione della coscienza nazionale del popolo italiano. Ci riferiamo in particolare ad alcuni eventi storici (guerre mondiali) ed alle correnti filosofiche che hanno animato il dibattito culturale europeo e favorito lo sviluppo delle filosofie che hanno reagito alla crisi del soggetto.

 

Letteratura

Il ricordo, la memoria, la nostalgia delle piccole cose del passato: Gozzano e i crepuscolari.

Firenze come luogo di attrazione per intellettuali e centro della “cultura delle riviste”: il «Leonardo», «La Voce», «Lacerba». Ci occuperemo inoltre dei gruppi e dei movimenti dell’avanguardia letteraria, della poesia e prosa al femminile.

Le fiabe “ci” raccontano: percorsi di crescita e costruzione dell’identità.

 

Arte

La città di Firenze tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento vive un momento di cambiamento e di riscoperta, grazie anche alla presenza di numerosi collezionisti ed “amatori” d’arte che furono in grado di arricchire e depauperare allo stesso tempo il patrimonio della nostra città. Nel corso dei nostri incontri parleremo della Firenze degli antiquari da Herbert Horne a Stefano Bardini per dare voce ai cosiddetti “musei minori”. Ci occuperemo anche dello sviluppo dell’arte italiana di quel periodo con particolare riferimento alle prime avanguardie storiche soprattutto al Futurismo e al Cubismo, cercando di comprendere quale fu la reazione degli intellettuali italiani di fronte a tali movimenti. Concluderemo i nostri incontri parlando di collezionismo internazionale, concentrandoci soprattutto sulla figura di Peggy Guggenheim e sulla sua raccolta d’arte.

È stato realizzato un laboratorio di lettura/scrittura: a partire dalla lettura di un romanzo di un autore contemporaneo fiorentino sul tema dell’alluvione del ’66 e dall’analisi della tecnica narrativa utilizzata, i corsisti hanno scritto brevi brani di ricordi della “loro alluvione” che sono stati riuniti in un testo dal titolo “Storie dei nostri luoghi”. Il laboratorio si è concluso con un incontro con l’autore durante il quale i corsisti hanno potuto porre domande sia sul romanzo letto che su come si affronta la scrittura di un’opera.

Le gite del corso...

  • Città di Castello, per conoscere l’opera di Alberto Burri (1 giorno)

  • Venezia e la collezione Peggy Guggenheim, le ville palladiane (2 giorni)

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