Nessuno educa nessuno, nessuno si educa da solo, gli uomini si educano insieme, con la mediazione del mondo
Freire
Un percorso di formazione adatto a tutti
In tutti questi anni (dal 2009!) abbiamo raccontato Dante, Machiavelli, Galileo e tutte le mirabilia accadute nei nostri secoli. Abbiamo incontrato l’arte, la filosofia, la letteratura, la scienza e ne siamo rimasti affascinati. I corsi e le lezioni che qui trovate sono il tentativo di condividere con voi questa esperienza di bellezza.
Il corso è articolato in 15 incontri sul tema del Rinascimento per comprendere il suo legame con il passato e la sua influenza sull'età moderna.
Il corso propone un viaggio alla ricerca del tempo e del suo significato, con una particolare attenzione al mondo dell’arte e alle sue suggestioni.
Il corso di quest'anno è legato al tema della mutazione: come il patrimonio genetico, infatti, anche quello culturale subisce continui cambiamenti, a volte casuali, altre intenzionali...
Quest’anno si celebrano i 700 anni dalla morte di Dante e, in un momento così particolare da vari punti di vista, ci è sembrato fondamentale riflettere sulla figura di questo straordinario personaggio: “A Dante spettò in sorte di vivere uno dei periodi più complessi e conflittuali della storia occidentale; viverlo dal di dentro e non subirlo semplicemente. Non fu uno spettatore”. (Maria Zambrano)
«Non si cerchino nel passato esempi che potrebbero rallentare il vostro cammino! Niente, nella storia, somiglia alla fine del XVIII secolo; e niente, in questa fine del XVIII secolo, somiglia al momento attuale.»
Napoleone pronunciò queste parole quando, con il colpo di Sato del 18 brumaio (nell’anno VIII della Rivoluzione cioè il 1799), diede inizio al Consolato, che diventerà ben presto Impero. Un’epoca del tutto nuova, con caratteristiche di straordinarietà rispetto al passato: così Napoleone dipinge la sua contemporaneità.
Le biografie di Cornelio Nepote, Svetonio, Petrarca, fra i tanti autori che hanno scritto le opere De viris illustribus, e le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti del Vasari rappresentano uno spazio di ascolto del mondo antico ancora oggi importante. Infatti, i racconti delle meraviglie architettoniche di città come Roma (Mirabilia Urbis Romae), di eventi eccezionali, ricchi di “effetti speciali” (mirabilia medievali), o di luoghi ed opere artistiche, letterarie, filosofiche e scientifiche che hanno segnato la storia, abitano da sempre le vite di uomini illustri e sapienti. Che cosa rimane oggi di questa straordinaria relazione tra arte, filosofia, letteratura e scienza?
La riflessione sul rapporto tra realtà e finzione ha radici lontanissime. Nella storia della cultura occidentale essa viene approfondita nella tensione tra mito (da mythos, racconto, usato nella Grecia antica per narrare e tramandare la visione del mondo) e discorso argomentato, cioè razionale (da logos, razionalità), vicino al pensiero filosofico.
Nel 1917, nel pieno della Prima Guerra Mondiale, Henri Bergson viaggiò negli Stati Uniti per convincere il Presidente americano Wilson ad intervenire a fianco di Francia e Inghilterra per salvare l’Europa dalla Germania e dall’Impero Austro-ungarico. In una conferenza tenuta a New York, il filosofo francese affermò che la Guerra è come le grandi catastrofi geologiche, che durano qualche istante e stravolgono per sempre la faccia della terra: dopo di esse, nulla è come prima.
Il 2015 è l’anno in cui si celebrano i 750 anni dalla nascita di Dante: a distanza di tanti secoli Firenze lo celebra dopo averlo durissimamente cacciato quando era in vita. Ne apprezza cioè una grandezza che la sua epoca non poteva riconoscere.
Il Seicento, spesso definito “secolo dell’assolutismo”, dalla forma politica di governo più diffusa in tutta Europa, o “secolo del Barocco”, con riferimento ad una particolare produzione artistica ed architettonica, rappresenta ancora oggi un periodo piuttosto oscuro, segnato da forti contraddizioni.
La via del riscatto d’Italia che risorge da una lunga epoca fatta di barbarie e di servitù, scrive Francesco De Sanctis, viene tracciata già nell’Umanesimo e forse anche prima: tra il ‘400 e il ‘500 l’Italia, benché terra di conquista di nazioni come Francia e Spagna, è portatrice di una nuova concezione dell’uomo, artefice della propria fortuna e perciò destinato ad essere al centro del mondo e a cambiarlo.
Il 20 settembre1870 i bersaglieri entrano a Roma: l’Italia è fatta. Qualche anno dopo, Onorata Grossi Mercanti pubblica un volume, Come si è fatta l'Italia (1900), con il quale, partendo dalla breccia di Porta Pia e ripercorrendo a ritroso la storia del Risorgimento, intende spiegare ai fanciulli di inizio secolo gli eventi che favorirono l’unificazione nazionale.
Che cosa hanno in comune il Grand Tour e il Risorgimento? Perché l’Ottocento è considerato il secolo della costruzione dell’identità italiana? Gli incontri del progetto “I dintorni dell’arte” offrono una prospettiva interdisciplinare per osservare più da vicino, la filosofia, la letteratura e l’arte di questo secolo.
Gli incontri aiutano ad interrogarsi sulla “ricerca di senso” tra arte e devozione che fin dall’antichità ha spinto pellegrini, studenti, e in più in generale viaggiatori ad intraprendere un cammino verso mete spirituali, tipiche della religiosità medievale, ed estetiche, come ad esempio l’esperienza del Grand Tour tra Settecento e Ottocento. Il viaggio è la dimensione umana che caratterizza epoche così lontane: il pellegrinaggio da Santiago di Compostela a Roma, attraverso la Via Francigena, offre la possibilità di riflettere sull’evoluzione dell’arte e del paesaggio e, quindi, di comprendere meglio la natura dell’uomo.
Corporazioni delle arti e dei mestieri, gilde, confraternite sono tutte esperienze di associazione molto diffuse nel Medioevo, soprattutto nei Comuni dell’Italia del Centro-Nord. Gli incontri “I dintorni dell’arte” sono l’occasione per osservare questo fenomeno da un punto di vista filosofico, letterario e artistico.
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