In questo clima rinascimentale avviene la riscoperta della libertà e del “vivere civile” che il filosofo Niccolò Machiavelli indica come essenziale carattere dell’identità italiana. Il progetto di unire l’Italia e di fare gli italiani, in una nuova dimensione nazionale, non nasce dunque nel Risorgimento, ma molto prima ed è possibile rintracciare nella storia, nell’arte, nella letteratura e nella filosofia, l’identità di un popolo ancora in continua evoluzione, che si sentiva italiano anche se l’Italia non c’era.
Il contributo di Giovanni Boccaccio, Niccolò Machiavelli, Francesco Guicciardini, Galileo Galilei, Michelangelo, Giorgio Vasari, Vasco Pratolini e più in generale del genio fiorentino e toscano ha arricchito nei secoli la cultura italiana ed europea; come ricorda ancora Francesco De Sanctis, la Toscana e Firenze erano il cuore d’Italia: lì c’erano ancora i lineamenti di un popolo, c’era l’immagine della patria. E il Risorgimento vide proprio in Machiavelli e in molti altri filosofi e artisti toscani un “profeta” inascoltato dell’esigenza di fare dell’Italia uno stato nazionale.
Storia e Filosofia
Nel Risorgimento l’eco della filosofia di Machiavelli e del suo progetto di unità italiana è particolarmente vivo e apprezzato. Nella Storia della letteratura italiana di Francesco De Sanctis c’è un riferimento al 20 settembre 1870 e alla breccia di Porta Pia: “in questo momento che scrivo le campane suonano a distesa e annunziano l’entrata degli italiani a Roma. Il potere temporale crolla. E si grida il viva all’unità d’Italia. Sia gloria a Machiavelli.” E più oltre l’autore aggiunge: Machiavelli è l’avvenire, “è la coscienza e il pensiero del secolo, la società che guarda in sé e si interroga, e si conosce; è la negazione più profonda del medioevo e insieme l’affermazione più chiara dei nuovi tempi; è il fondatore dei tempi moderni.” Anche in epoca più recente, molti filosofi concordano nel ritenere Machiavelli il “grande scienziato” della politica che ha inaugurato una strada ed un metodo usati successivamente anche da Galileo Galilei, “grande scienziato” della natura. L’obiettivo delle conversazioni filosofiche sarà la ricerca, a partire dall’analisi del contesto storico e delle filosofie tra il ‘500 ed il ‘600, del contributo che autori come per esempio Machiavelli, Guicciardini, Galilei hanno dato alla costruzione dell’identità italiana e del progetto di unità d’Italia, realizzati in parte con l’esperienza del Risorgimento che si conclude con la fine della I Guerra Mondiale (1918).
Letteratura
Dal punto di vista letterario il ruolo che artisti e intellettuali toscani, della statura di Dante, Petrarca, Boccaccio, Poliziano, Machiavelli, Carducci, D’Ancona, hanno avuto nella costruzione dell’identità degli italiani e nello svolgersi del percorso culturale dell’Italia si articola su più livelli: da un lato riguarda i modelli della lingua, della poesia e della prosa con cui gli scrittori italiani si sono confrontati nel corso dei secoli (e si confrontano tutt’ora), dall’altra si riferisce all’attività di riflessione sulla lingua e sulla letteratura, di scoperta o ri-scoperta della tradizione classica e di quella popolare. Nell’anno in cui si celebrano i 700 anni dalla nascita di Boccaccio e i 500 anni dalla pubblicazione de Il principe di Machiavelli, il filo conduttore delle conversazioni è quello di far emergere aspetti, anche meno conosciuti, del contributo che l’opera di alcuni toscani ha dato alla costruzione della nostra identità di italiani.
Percorso trasversale: Tour letterario sulle tracce di Pratolini per conoscere l’autore e la città descritta nei suoi romanzi.
Storia dell’Arte
Il tema degli incontri è caratterizzato dal titolo stesso del nostro progetto: I dintorni dell’arte, ad indicare che la storia dell’evoluzione artistica di Firenze sarà la cornice necessaria e fondante del processo di costruzione dell’identità e della cultura italiana. L’obiettivo sarà quello di analizzare insieme la trasformazione e il passaggio da città mercantile a capitale del granducato di Toscana sotto l’egida di Cosimo I e del suo architetto di fiducia Giorgio Vasari fino ad arrivare alla Firenze più “popolare” di Vasco Pratolini e dei suoi romanzi. Come sempre gli incontri saranno accompagnati da visite guidate sul territorio che ci consentiranno di percorre insieme un viaggio nei secoli per comprendere meglio i numerosi volti della nostra città.
È stato organizzato la seconda edizione del laboratorio di lettura/scrittura incentrato, quest’anno, sull’opera di Vasco Pratolini e sulla costruzione del personaggio. È stata organizzata inoltre una serata a teatro a vedere Il principe, spettacolo tratto da Il principe di Niccolò Machiavelli della compagnia Arca Azzurra.
Certaldo e dintorni: visita al paese di Giovani Boccaccio, a Semifonte e all’Abbazia di Sant’Appiano (1 giorno)
Pesaro e Urbino alla scoperta delle corti quattrocentesche (2 giorni)
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